Riportiamo un articolo di Matthias Bastigkeit sulla disposofobia e l’"Animal Hoarding", che crediamo possa interessare a tutti gli animalisti, soprattutto ai volontari e a chi è preposto a fare pre affidi.
La disposofobia è una patologia abbastanza conosciuta,
l’"Animal Hoarding" invece è meno noto. I soggetti colpiti raccolgono
un numero assai elevato di animali in spazi ristretti spesso senza riuscire più
a garantire neanche le più elementari norme igieniche.
Almeno un veterinario su due, in Germania, ha avuto a che
fare almeno una volta con un caso di Animal Hoarding. Ogni caso implica in
media tre anni di lavoro. La metà degli oltre 500 centri di raccolta per
animali legati ad associazioni per la tutela degli animali ha dovuto ospitare
animali provenienti da casi di Animal Hoarding.
Disposofobia animale o giovane Diogene?
Nelle pubblicazioni scientifiche si utilizza prevalentemente
la definizione di “accumulo compulsivo”. È quella che meglio riesce a
descrivere il disturbo. Alcuni soggetti collezionano forfora, cerume, unghie
tagliate e altro ancora. Lo impacchettano attentamente in una bustina e lo
catalogano come se si trattasse di francobolli. Nella letteratura medica
tedesca il termine accumulo compulsivo è poco utilizzato: al suo posto si parla
di “Messie-Syndrom” (dall’inglese mess: confusione, disordine), disposofobia.
Definizione sconosciuta nelle regioni di lingua inglese.
La sindrome da accumulo di spazzatura è molto simile alla
sindrome di Diogene, che si caratterizza per la perdita d’interesse “senza
vergogna alcuna” per la cura e l’igiene personale e l’età avanzata del soggetto
colpito (detta anche sindrome dello squallore senile). Quest’ultima sindrome,
nota anche come Sillogomania, prende nome dal filosofo Diogene di Sinope (391 –
323 A. C.). Questo era famoso per vivere senza aver bisogno di niente e per la
sua avversità verso il progresso. Si dice che vivesse come un asceta in una
botte.
Il soggetto tipo: donna sui cinquant’anni
Il o meglio la tipica Hoarder (accumulatore/rice) è donna,
50 anni in media, e colleziona soprattutto gatti e cani. Ma anche conigli e
uccelli da voliera sono merce assai ambita. Questo Identikit è stato ideato,
tra gli altri, dal gruppo di lavoro interdisciplinare Hoarding of Animals
Research Consortium (HARC), nel 1999 è stato pubblicato negli Stati Uniti il
primo studio sistematico su questo tema. Gli animali domestici collezionati
procapite sono in media 39: nel 69% dei casi il pavimento dell’abitazione
dell’hoarder è ricoperto dagli escrementi degli animali, nel 4% lo è persino il
suo letto. Non è ancora chiaro se quest’identikit sia applicabile anche
all’hoarder tedesco. Solo di rado sono stati condotti in Germania degli studi
simili.
Paladino dei cani o predatore di animali?
I motivi che spingono a raccogliere così tanti animali sono
molteplici. Alcuni si ritengono amici degli animali, altri dei nobili
salvatori. E poi ci sono gli allevatori caotici e gli sfruttatori egoisti.
Amico degli animali esagerato:
Tenta di prendersi cura degli animali
Non è in grado di risolvere il problema, la cosa gli è sfuggita di mano
Gli animali si moltiplicano (principalmente in modo passivo:
non è un collezionista troppo accanito)
introverso, socialmente isolato
Minimizza il problema (ma, per lo più, senza negarlo
interamente)
Per lui gli animali significano molto (considera gli animali
come esseri umani)
Salvatore/Liberatore:
Ritiene che accogliere gli animali sia una missione
Ha paura della morte e aborre l’eutanasia per gli animali
Crede di essere l’unico in grado di occuparsi bene degli
animali
Forte, estrema tendenza al collezionismo: ad un certo punto
il numero degli animali collezionati supera quello di cui possa essere in grado
di occuparsi
Non riesce rifiutare un animale
Rifiuta le autorità; non ubbidisce agli ordini
Non è necessariamente socialmente isolato
Allevatore:
Si procura gli animali con il proposito di allevarli, farne
delle esposizioni e venderli
Col passare del tempo non sa più quanti siano gli animali
che ha accumulato esclusivamente per esposizioni e vendita
Gli animali si moltiplicano ulteriormente, pochi o quasi
nessun animale viene venduto; la quantità di animali aumenta
Sfruttatore:
Si procura animali per uso personale
Persona egoista, spesso narcisista e priva di sensi di colpa
o compassione (mancanza di empatia)
si mostra sicuro di sé
è in grado di impressionare le forze dell’ordine e le altre
persone e di ingannarli per lunghi periodi (è un buon attore)
Da: Deininger, E, Akademie für Tierschutz, Neubiberg,
kleintier konkret 2010; 13(2): 26-31
Hoarder in fuga
Per evitare sanzioni penali i soggetti spesso traslocano in
un altro quartiere soggetto ad un differente ufficio veterinario. Il soggetto
non si rende affatto conto di avere un comportamento anomalo. Questa situazione
è tipica di molte altre dipendenze e manie. “Quasi in due terzi dei casi gli
animali erano malati, in un caso su tre non avevano a disposizione cibo e/o
acqua a sufficienza”, dice il Dr. med. vet. Tina Susanne Sperling, che ha
redatto una tesi di dottorato presso la Tierärztlichen Hochschule (facoltà di
veterinaria) di Hannover sul tema Animal hoarding. L’accumulo compulsivo crea
profondi disagi e difficoltà sociali ai soggetti interessati ed ai loro
familiari. Il sintomo più evidente della disposofobia è il gigantesco disordine
derivante dall’accumulo di oggetti.
Secondo Frost e Hartl sono segnali tipici di disposofobia:
Il procurarsi compulsivo di cose inutili e prive (o quasi)
di valore e la contemporanea incapacità di disfarsene/dare via questi oggetti.
Riempire l’abitazione a tal punto da non poter più
utilizzare adeguatamente le stanze
Questa sintomatica provoca gravi disagi e limitazione della
vita sociale
Le cause
Dipendenze patologiche, disturbi compulsivi e tutta la gamma
delle neurosi possono essere alla base dell’Animal hoarding. Persino disturbi
della personalità come per esempio la sindrome di personalità borderline e
alcune psicosi, schizofrenia e malattie maniaco depressive. Relativamente
spesso i collezionisti di animali soffrono di malattie senili come demenza e
Alzheimer o anche di ADHD.
Nella maggior parte dei casi la sintomatica è stata
descritta e studiata nei soggetti con disturbi compulsivi. La quota dei
pazienti con disturbi compulsivi e allo stesso tempo disposofobici oscilla, a
seconda dello studio, tra il 18 ed il 40 %. Saxena e Team hanno pubblicato i
risultati di uno studio PET. Nella corteccia cingolata posteriore degli
hoarders il metabolismo del glucosio è minore. In confronto ai malati di
disturbi compulsivi, non dispofobici (n = 33), gli hoarders presentavano anche
un ridotto metabolismo del glucosio ridotto anche nella corteccia prefrontale
dorsolaterale.
La terapia: astinenza (da animali)
Tramite colloqui, sanzioni, limitazione del numero degli
animali o la sottrazione forzata i veterinari cercano di convincere gli horders
a venire a capo del problema. Negli USA Steketee e Frost, basandosi sul modello
cognitivo-comportamentale per l’accumulo compulsivo di Frost e Hartl, hanno
elaborato un programma terapeutico completo di 26 sedute. Il trattamento ha una
durata di circa sei mesi e prevede, parallelamente alle sedute ambulatoriali od
ospedaliere, anche sedute da effettuare nel domicilio del paziente. La terapia
farmacologica con gli antidepressivi del gruppo SSRI si è rivelata spesso
inefficace. Da uno studio controllato con placebo Citalopram effettuato su 401
accumulatori per una durata di 12 settimane risulta che la terapia è poco efficace.
In uno studio aperto basato su trattamento con Paroxetin effettuato su 97
pazienti la terapia si è rivelata efficace su un terzo dei partecipanti.
L’accademia per la protezione degli animali ha riconosciuto
il problema e avanza le seguenti richieste:
Bisogna distribuire agli esperti (veterinari, uffici
veterinari circondariali, avvocati, psicologi, assistenti sociali) informazioni
esaustive sul problema dell’Animal Hoarding.
Gli uffici veterinari devono avere un’ordinanza di accesso
in caso di sospetto Animal Hoarding.
Serve un registro centrale, accessibile a tutti i
veterinari, che annoveri informazioni sui possessori di animali domestici che
sono stati sanzionati per violazione della legge per tutela degli animali.
È necessario potenziare la ricerca psicologica e medica,
soprattutto in termini di trattamento e profilassi.
Per aiutare persone ed animali si devono creare le
condizioni che permettano di far curare le persone malate in modo professionale
da terapisti aventi una preparazione specifica.
Nella sua tesi di dottorato la Dr. Sperling ha stabilito che
in Germania 501Hoarders sono riusciti da soli ad accumulare complessivamente
52.569 animali. Citazione dal Westdeutschen Zeitung: “Chi possiede più di 100
animali domestici, molto probabilmente, ha un problema”.
Articolo di Matthias Bastigkeit
Discipline: Medicina, Psichiatria