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mercoledì 8 ottobre 2014
giovedì 18 settembre 2014
CALENDARIO 2015 - UADA ONLUS
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Riportiamo la simulazione di una pagina, per farvi capire come sarà strutturato e dirvi che il formato è grande circa un A3.
In copertina ci saranno tutti i pets che hanno partecipato al concorso fotografico, inoltre ci sarà la foto dell'orsa Daniza con i suoi piccoli ed una riflessione su questa amara e tragica vicenda: PER NON DIMENTICARE.
Prenotatelo subito e aiuterete tanti amici a 4 zampe in difficoltà: 1 copia 9 Euro + spese spediz.
giovedì 21 agosto 2014
Pagina su Facebook per condivisione ricerca di adozioni
UADA Onlus: per CERCARE UNA CASA, UNA FAMIGLIA... UN VERO ATTO D'AMORE
http://unattodamoreonlus.wix.com/home#!cercano-casa-e-tanto-amore/cl95
In questa Pagina, su Facebook, troverete tutti i pelosetti che hanno bisogno di un'adozione, vi preghiamo di condividere perché è l'unica possibilità che hanno di essere visibili. Grazie!
GADGET di UADA
Ecco i GADGET di UADA ancora sono disponibili:
link ALBUM nostri GADGET
e a breve anche il calendario....... ma non un calendario bensì IL CALENDARIO
con tantissime foto di pelosi, pelosini e pelosetti
RICORDATEVI IL NATALE ARRIVA....... E I REGALI SONO GIA' QUI !
PER ORDINI SOLO MESSAGGIO IN POSTA PRIVATA A :
Così vi comunicheremo anche le spese di spedizione e potremo rispondere a tutte le vostre domande
martedì 19 agosto 2014
questa settimana lasagne ...un carico di energia totalmente veg
Lasagne energetiche
Ingredienti:
150 grammi di farina ( quasi totalmente di farro tranne un cucchiaio che era di grano duro)
acqua qb
olio
sale
1 zucchina
1 carota
cipolla ( vedete voi quanta in base al vostro gusto)
3 cucchiai di farina di ceci
1 cucchiaino di curcuma
uno spicchio d'aglio
lievito alimentare in scaglie
Procedimento:
Cominciamo con il tagliare la cipolla sottilmente, la zucchina a cubetti e grattare la carota e poniamo il tutto in un tegame a cuocere. Nel frattempo preparate una pastella liquida con l'acqua, la farina di ceci, un pizzico di sale e un cucchiaio d'olio e lasciatela riposare. Prepariamo quindi la pasta mescolando farina di farro, farina di grano duro, olio, sale e tanta acqua fino a ottenere un impasto elastico. A questo punto possiamo unire alle verdure la pastella di ceci e far cuocere il tutto ancora pochi minuti ( non serve che si addensi troppo perché finirà la cottura nel forno). Cominciamo ora a comporre gli strati. Stendiamo la sfoglia e ricaviamo dei pezzi grandi come la nostra teglia e alterniamo pasta, crema di verdure, lievito alimentare in scaglie e un filo d'olio Mettiamo poi a cuocere in forno per circa 20 minuti. Forno ventilato a 180°
venerdì 8 agosto 2014
UADA Onlus al VeganFest 2015
AMICI tutti a Bologna al VeganFest, padiglione 34, a bordo del SANA, dal 6 al 9 Settembre 2014!
Inoltre troverete un punto ristoro/bar interamente vegan
PREMESSA
20.11.2013 euro 100 emergenza Canile di Manfredonia
20.11.3013 euro 335 emergenza Il Vecchio Faggio
21.11.2013 euro 605 SOS Sardegna*
22.11.2013 euro 225 Spesa coperte per il Rifugio Luna
22.11.2013 euro 305 SOS Anima Randagia
25.11.2013 euro 465 SOS Sardegna*
25.11.2013 euro 100,18 pappe per I randagi di Trani-Raffaella Merra
25.11.2013 euro 100,18 pappe per I Cani di Nessuno- Cinzia Consiglio
29.11.2013 euro 200 in pappe a Raffaele Ragona
29.11.2013 euro 160 a Claudia C. Masser x emergenze
04.12.2013 euro 101 x SOS Sardegna*
05.12.2013 euro 124 x Help Canile Lager Malcagni
TOTALE AIUTI dal 20.01.2013 al 05.12.2013 Euro 2820,36
Vi illustreremo i nostri progetti di sostentamento a favore degli animali in difficoltà sul territorio nazionale, grazie al PROGETTO finanziato con i fondi che la piattaforma WEGIVE.IT ci erogherà… si intende che VOI sarete gli artefici di questa donazione, che nulla vi costerà: senza i vostri click non percepiremo fondi e tutto crollerà miseramente.
Info qui:
Leggete il nostro PROGETTO
Potrete firmare la petizione per chiedere che la ZOOERASTIA venga riconosciuta come reato.
Siete interessati a far parte dello STAFF che presenzierà al nostro STAND? Ci troverete posizionati accanto a Animals Asia Foundation e a Progetto Pengolife elefantini.
Inoltre troverete un punto ristoro/bar interamente vegan
PROGETTO L’ARCA DI UADA ONLUS
PREMESSA
Un Atto D’Amore Onlus (UADA) è un’ Associazione animalista, nasce con l’intento di supportare i volontari e le Associazioni nelle loro mansioni di soccorso e necessità durante le tante emergenze sul territorio italiano.
Noi non abbiamo né canili, né gattili o qualsivoglia proprietà atta al ricovero di alcun genere di animale. Ci consideriamo più una “FUNDRAISING”, che si procura i fondi attraverso le donazioni più o meno consistenti dei nostri Soci e di chi crede nel nostro operato; peraltro sempre ben documentato con ricevute, foto e quanto altro.
Ci inventiamo di tutto: dai mercatini, agli eventi di raccolta su Facebook, alle raccolte pappe nei centri che ci consentono di mettere i nostri banchetti di raccolta. Non facciamo distinzioni tra emergenze al Sud o al Nord, il nostro aiuto va dove c’è un reale bisogno di intervento, per fare questo ci serviamo delle referenze che ci passano le nostre Delegazioni e/o dei volontari di riferimento con noi tesserati, i quali ci segnalano e controllano il reale stato di bisogno di chi ci interpella per avere una mano.
Un esempio ne è l’aiuto fornito per l’EMERGENZA AUTUNNO/INVERNO 2013, dove in poche ore siamo riusciti a costruire una rete di soccorso che ci ha permesso di contribuire a far arrivare soccorsi e cibo:
20.11.3013 euro 335 emergenza Il Vecchio Faggio
21.11.2013 euro 605 SOS Sardegna*
22.11.2013 euro 225 Spesa coperte per il Rifugio Luna
22.11.2013 euro 305 SOS Anima Randagia
25.11.2013 euro 465 SOS Sardegna*
25.11.2013 euro 100,18 pappe per I randagi di Trani-Raffaella Merra
25.11.2013 euro 100,18 pappe per I Cani di Nessuno- Cinzia Consiglio
29.11.2013 euro 200 in pappe a Raffaele Ragona
29.11.2013 euro 160 a Claudia C. Masser x emergenze
04.12.2013 euro 101 x SOS Sardegna*
05.12.2013 euro 124 x Help Canile Lager Malcagni
TOTALE AIUTI dal 20.01.2013 al 05.12.2013 Euro 2820,36
A fine emergenza, facendo la somma degli interventi, abbiamo girato la cifra complessiva di Euro 2820,36 tramutata in pappe o generi di necessità per tutti gli animali in difficoltà; non poco per una Associazione che non è certo a livello d’iscritti come nelle grandi Associazioni dal nome altisonante.
PRESENTAZIONE
La necessità di operare là dove più urgono i soccorsi ci costringe a dover ricorrere ai mezzi di trasporto
quali i corrieri per inoltrare gli aiuti: pappe, cucce, coperte e medicinali.
Questo mezzo di trasporto è valido sino a quando i quantitativi di merce sono di notevole volume o peso, ma spesso accade di dover fare piccole consegne dove oltre ai rifornimenti nasce la necessità di un intervento in termini di manodopera, ovvero, volontari che diano una mano sul campo e che spesso devono sostenere costi per spostarsi e soggiornare.
Abbiamo considerato l’opportunità di acquistare un mezzo di trasporto del tipo “piccolo furgone”. Il mezzo verrebbe impiegato per tutte quelle attività che svolgiamo sia per recuperare la merce donata o acquistata da consegnare, sia per recarci sul luogo onde poter cooperare meglio.
Non da ultimo per dare la possibilità di un rifugio, seppur d’emergenza, ai volontari che si presterebbero a spostarsi per dare un aiuto e seguire le emergenze da vicino.
Il mezzo più confacente per fare tutto ciò è sicuramente un camper, che ci consentirebbe di dare vita ad una sorta di centro operativo del tutto autonomo.
Consentendoci di realizzare un altro grande sogno: quello di poter offrire ai tanti ragazzi, che lo desiderassero, la possibilità di una vacanza lavoro, presso le strutture sparse sul territorio nazionale e individuate dalle nostre delegate, una sorta di “ragazzi alla pari”, che potrebbero dare una mano accudendo cani, gatti o altra specie ricoverati nei vari rifugi, aiutare nella costruzione di recinti e molto altro; un modo per avvicinarli al mondo della Natura e sensibilizzarli alle problematiche del randagismo, mancata custodia e cura degli animali e della mancata sterilizzazione.
Questo aiuto darebbe una boccata d’ossigeno a coloro che si stanno impegnando sempre più assiduamente: i volontari di zona, che fanno turni massacranti per poter consentire a queste povere creature una vita degna di essere vissuta.
rendiamo dolce la settimana ....
Ciambella alle mele
Ingredienti:
270 grammi di farina, suddivisa tra 20 grammi di farina di lupini e la restante Tipo2
2 cucchiai di fruttosio liquido ( sostituibile con il dolcificante che preferite)
mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva
1 bicchiere circa di latte vegetale
1 bustina di lievito vanigliato
una o due mele ( dipende dalla dimensione, le mie erano piccole e ne sono servite 3)
un cucchiaio di nocciole tritate abbastanza finemente
Procedimento:
Innanzitutto sbucciate le mele,tagliatele a spicchi e unite alle nocciole tritate. In una ciotola unite olio, fruttosio e una parte del latte vegetale e frullate fino a emulsionarlo. A parte unite le due farine e il lievito. Per finire amalgamate insieme, aggiungendo se servisse altro latte fino a raggiungere una consistenza cremosa ma sostenuta. Oliate e infarinate una tortiera e versatevi dentro l'impasto, livellatelo, decorate con gli spicchi di mela e ponete in forno circa 30 minuti verificando la cottura con uno stecchino.
Mirtilli e mandorle protagonisti del dolce di questa settimana
Torta con mirtilli e mandorle
Ingredienti:
280 grammi di farina (io ho usato 20 grammi di farina di lupini e il resto tipo2)
1 bustina di lievito vanigliato
2 cucchiai di fruttosio liquido (sostituibili con il dolcificante che preferite)
mezzo bicchiere circa di olio evo
1 bicchiere circa di bevanda vegetale (ma è da valutare in base alla cosistenza del composto)
una vaschetta di mirtilli
2 cucchiai di mardorle a scaglie
Procedimento:
Cominciate col l'unire mirtilli e mandorle in una terrina (io ho aggiunto anche una piccolissima mela che doveva essere consumata e pochissimo zucchero di canna). In una ciotola unite olio, fruttosio e una parte del latte vegetale e
frullate fino a emulsionarlo. A parte unite le due farine e il lievito. Amalgamate insieme, aggiungendo se servisse altro latte fino
a raggiungere una consistenza cremosa ma sostenuta. Per finire unite al composto una parte delle mandorle. Ungete e infarinate una tortiera e aiutandovi con le dita infarinate stendete il composto avendo l'accortezza di creare tutto intorno un leggero bordo. Versate i mirtilli con le mandorle livellandoli per ricoprire il dolce e ponete in forno a 170 gradi per circa 30 minuti, verificando la cottura con uno stecchino, se pungendo la pasta ne uscirà asciutto... la torta sarà pronta.
ed ecco nuovamente una ricetta che permette di organizzare un pranzo completo con poche mosse
Pasta al sugo di melanzane e involtini di melanzana
Ingredienti:
1 melanzana
fagiolini verdi già cotti
mezza cipolla
pomodorini
lievito alimentare
spezie a piacere
sale
olio
Procedimento:
Ricavo dalla melanzana alcune fette (io 6) sottili 2 o 3 millimetri e le metto con un pizzico di sale per farle fare l'acqua. Metto poi all'interno due o tre fagiolini, una spolverata di lievito alimentare e arrotolo. Taglio a fette sottili il resto della melanzana, la mezza cipolla e i pomodorini e metto il tutto in padella salando e speziando a piacere. Deposito nel sugo le melanzane arrotolate e proseguo la cottura aggiungendo alla fine un goccino d'olio. Nel frattempo cuocio la pasta e la condisco con il sugo di cottura degli involtini.
Una semplice ricettina con i fiori di zucca
Fiori di zucca ripieni
Ingredienti:
una decina di fiori di zucca
3 o 4 cucchiai di fagiolini verdi già cotti
mezza cipolla
salsa di pomodoro
Procedimento:
Frullo insieme i fagiolini verdi già lessati con la cipolla e riempio i fiori di zucca che cuocio poi nella salsa di pomodoro
giovedì 10 luglio 2014
Lo strudel, ricetta svuotafrigo
Strudel di verdure
Ingredienti:
100 grammi farina grano duro
20 farina lupini
80 farina farro
acqua e olio
2 zucchine grattugiate,
mezza cipolla rossa
5 o 6 fiori di zucca
cavolo cappuccio
aglio
peperoncino
pomodoro secco
1 cucchiao di lievito alimentare in scaglie
passata di pomodoro
olio
sale
Procedimento:
mescolo le farine con un pizzico di sale, un cucchiaio d'olio e tanta acqua per ottenere un panetto elastico e lo lascio riposare mentre preparo il ripieno.
In un tegame metto le zucchine e il cavolo cappuccio grattugiati, mezza cipolla tagliata sottile e i fiori di zucca tagliati grossolanamente e faccio stufare aggiungendo un pomodoro secco spezzettato, aglio e peperoncino.
A questo punto stendo la sfoglia, pongo al centro il ripieno, spolvero con un cucchiaio di lievito alimentare e richiudo i lembi su se stessi. Metto in una teglia oliata e passo in forno a circa 180° - 190° per circa 20 minuti.
Nel frattempo scaldo la salsa di pomodoro nella padella dove ho cotto il ripieno e impiattate le fette di strudel gliela verso sopra.
lunedì 30 giugno 2014
questa settimana un contorno che però può anche essere considerato piatto unico !
Verdure gratinate
Ingredienti:
una manciata di fagiolini
1 zucchina
2 carote piccole
mezzo cipollotto
passata di pomodoro ( dose a piacere :-) )
1 cucchiaio di farina di lupini
1 cucchiaio di farina d'avena
aglio
pane grattugiato 2 o tre cucchiai
olio
sale
Procedimento:
Ingredienti:
una manciata di fagiolini
1 zucchina
2 carote piccole
mezzo cipollotto
passata di pomodoro ( dose a piacere :-) )
1 cucchiaio di farina di lupini
1 cucchiaio di farina d'avena
aglio
pane grattugiato 2 o tre cucchiai
olio
sale
Procedimento:
Grattugio le carote, taglio i fagiolini a pezzi e le zucchine a cubetti e stufo il tutto in padella finché si ammorbidisce un po', aggiusto di sale e aggiungo la salsa di pomodoro. Preparo poi la besciamella unendo alle due farine acqua qb a ottenere una pastella un po' liquida un goccio d'olio, sale e porto a ebollizione finché addensa. Ne unisco un po' alle verdure insieme a un po' del pan grattato. In una teglia metto un filo d'olio, un po' della besciamella rimasta poi le verdure, il resto della besciamella , pangrattato e un filo d'olio e metto in forno caldo per circa 15 minuti.
lunedì 23 giugno 2014
New version per un intramontabile piatto ... gli gnocchi. Questa volta utiliziano il cous cous !
Gnocchi verdi di cous cous
Ingredienti per due persone:
3 taccole lessate
un mazzetto di foglie di bieta
alcune foglie di rapa rossa
40 gr di cous cous
un cucchiaio di farina di lupini
2 cucchiai di farina di semolino
farina di grano duro qb
olio
sale
acqua qb
sugo pomodoro
cipollotto
spezie a piacere
basilico fresco
lievito alimentare in scaglie
Procedimento:
Ponete in un tegame il cous cous, aggiungete un goccino d'olio e coprite con acqua bollente salata. coprite e lasciate gonfiare mentre vi dedicate al resto. Mettete in padella le bietine con le foglie della rapa rossa cuocete alcuni minuti salando e aggiungendo un po' d'acqua. Appena morbido il tutto frullate con le taccole e aggiungete acqua per rendere il tutto più liquido ( la dose si deve trovare andando per tentativi ..ma non vi preoccupate se ne vengono in più sono ottimi anche riscaldati).
Aggiungete anche il cous cous e frullate ancora, otterrete una crema. A questo punto unite farina di lupini e farina di semolino, portate a bollore dell'acqua e a pioggia versate la farina di grano dure fino a che comincerà a staccare dalle pareti della pentola. Cuocete ancora un paio di minuti e poi trasferite in una ciotola. Portate a bollore una pentola d'acqua salatela e aiutandovi con un cucchiaio formate degli gnocchi che cuocerete fino a quando non verranno a galla. Adagiateli su un piatto un po' distanziati l'uno dall'altro e lasciate riposare pochi minuti mentre preparate il condimento ( questo permetterà agli gnocchi di compattarsi leggermente pur restando piacevolmente morbidi) In una pentola tagliate sottile il cipollotto, stufatelo e unitevi la passata di pomodoro, salando se fosse necessario. Aggiungete le spezie che preferite e un paio di foglie di basilico e per finire unite gli gnocchi mescolando con delicatezza.... impiattate e spolverate con lievito alimentare.
martedì 17 giugno 2014
Questa settimana piatto veloce salvapranzo!
Pane Carasau con melanzane e pomodorini.
Ingredienti:
4 fogli di pane Carasau
1 melanzana
1 manciata di pomodorini
mezza cipolla rossa
origano
aglio
sale
olio
lievito alimentare in scaglie
Procedimento:
Tagliare la cipolla sottile e la melanzana a rondelle. Fate ammorbidire il tutto in padella pochi minuti aggiungendo i pomodorini tagliati a metà, salate e aggiungete olio, origano e aglio. Mettete un paio di cucchiai di sugo (che avranno rilasciato i pomodorini) in una teglia, sopra posizionate il primo foglio di pane Carasau coprite con un po' di condimento, poi nuovamente pane Carasau e condimento. Alla fine versate su tutto il restante sugo dei pomodorini (allungate con un pochino di acqua se non fosse sufficiente. A questo punto spolverate con il lievito alimentare e passate in forno, giusto 5 minuti.
Questa volta con pochi ingredienti realizzeremo un pranzo completo!
Chicche, ceci, zucchine e spaghetti con la crema di ceci e zucchine
Ingredienti:
2 zucchine
olio
sale
200 grammi di spaghetti
farina di ceci 2 cucchiai circa
farina di semolino mezzo cucchiaio
Preparazione
Ingredienti:
2 zucchine
olio
sale
200 grammi di spaghetti
farina di ceci 2 cucchiai circa
farina di semolino mezzo cucchiaio
Preparazione
Grattugiare le zucchine e farle saltare in padella con olio, sale e un cucchiaio d'acqua per 5 o 10 minuti al massimo. Nel frattempo in una ciotola mescolare le farine con tanta acqua da formare una pastella non troppo liquida e aggiungervi sale e olio e versarla nelle zucchine proseguendo la cottura un minuto circa per far asciugare leggermente il composto ( deve restare comunque della consistenza di un purè). Versarlo a cucchiaiate (lasciate un po' di composto nella padella) su una teglia unta, distanziandole leggermente e mettere in forno circa venti minuti avendo l'accortezza di girarle delicatamente a metà cottura; nel frattempo mettete a scaldare l'acqua per la pasta. Aggiungete al fondo della padella dove è restato l'impasto delle chicche un dito d'acqua salate e mentre cuoce la pasta fate addensare (non troppo deve restare come una vellutata). Una volta pronta la pasta scolatela e versatela nella crema aggiungendo per finire una spolverata di lievito in scaglie.
lunedì 2 giugno 2014
Lo sapevate che...
Dalla quiete dei monasteri ai fasti della popolarità
il Certosino ha corso il rischio di essere estinto alla fine della seconda
guerra mondiale e soltanto il lavoro di pochi appassionati allevatori lo ha restituito ai francesi con tutta la sua quieta bellezza.
Differenze tra Certosino e British
Spesso il British blu viene scambiato per un Certosino anche se esistono delle differenze notevoli tra le due razze. Come riconoscere il bel gattone di color grigio? Dobbiamo osservare la forma della testa: se è trapezoidale e non bombata è un Certosino mentre se è tonda con cranio bombato è un British. Anche le orecchie ci danno modo di distinguerli: nel British sono piccole e posizionate basse sulla testa mentre nel certosino sono posizionate alte. Il naso e gli occhi sono altri punti di distinzione: nel British il naso è largo e gli occhi sono tondi e grandi solitamente di color ambra/ cuoio-aranciato (nel British bianco sono di color blu e spesso di colore diverso l'uno dall'altro. Il Certosino ha naso dritto, gli occhi grandi ma non troppo tondi e hanno l'angolo esterno verso l'alto. Il corpo del British è forte con zampe muscolose e corte, petto largo e coda corta e folta con l'estremità arrotondata; il pelo è molto denso, fitto ma non molto morbido. Nel Certosino il corpo è massiccio, la coda di media lunghezza e proporzionata al corpo, il pelo è denso e lanoso.
Una razza di origini molto antiche e misteriose e' il Sacro di Birmania, che viveva nella quiete mistica dei monasteri birmani insieme ai monaci dalle vesti arancioni. Risale al 1871 la prima esposizione felina che si svolse al Cristal Palace di Londra e che vide per la prima volta sulla scena europea razze come il British, gatto nazionale inglese discendente dal gatto Europeo portato in Inghilterra dagli antichi romani, il Siamese, importato dall'Oriente e amato per le sue punte colorate e i suoi occhi blu che oggi riconosciamo come Thai o Siamese vecchio tipo e il Maine Coon, il gigante d'America, gatto nazionale americano e signore dei boschi d'oltre oceano.
Sempre dall'Inghilterra arrivano nel novecento lo Scottish Fold, dalle orecchie piegate all'ingiù e dall'espressione tenera e accattivante, il Devon Rex dalle grandi orecchie a pipistrello e dal cortissimo pelo arricciato.
domenica 1 giugno 2014
Scopriamo un alimento molto versatile, la farina di lupini per preparare questa volta un dolce
Torta di mele e fragole
Ingredienti:
270 g di farina ( 240 g di farina tipo 2 e 30 g di farina di lupini)
mezzo bicchiere circa di olio ( io uso sempre olio e.v.o)
mezzo bicchiere scarso di bevanda vegetale ( io ho usato quella di miglio)
1 o 2 cucchiai di fruttosio ( nel mio caso liquido ma si può sostituire con zucchero di canna se volete)
una bustina di lievito vanigliato
circa mezzo bicchiere di purea di fragole, ma si deve valutare la consistenza del composto (io lo trovo imbottigliato dal mio contadino di fiducia ma si può semplicemente fare frullando delle fragole con poca acqua un po' di zucchero e qualche goccia di limone)
2 mele
qualche fragola
un cucchiaio abbondante di nocciole e qualche mandorla
un cucchiaio scarso di zucchero di canna
un cucchiaino di farina polpa di carruba ( per intenderci quella che sostituisce il cacao)
Procedimento:
Per cominciare preparate tritati abbastanza finemente ma non troppo nocciole, mandorle, polpa di carrube e zucchero. In una ciotola unite l'olio, la bevanda vegetale e il fruttosio ( o zucchero di canna) e emulsionate con le fruste. Unitelo poi alla farina a cui avrete aggiunto il lievito. E aggiungete la purea di fragole fino a ottenere un composto un po' più morbido di una frolla, diciamo appiccicoso.
Oliate e infarinate una tortiera e aiutandovi con le dita infarinate stendete l'impasto tagliate poi a rondelle le fragole e mettetele sulla superficie poi sbucciate e tagliate a spicchi sottili le mele e coprite il tutto. Spolverizzate l'intera superficie con la granella di nocciole preparata prima e se volete qualche cucchiaio ( senza esagerare) di purea di fragole. Infornate per circa 1/2 ora , 35 minuti a 170 gradi.
mercoledì 21 maggio 2014
Questa settimana un dolce con un ingrediente molto particolare!
Zuppa inglese cauliflower
Ingredienti:
biscotti secchi veg
sciroppo d’acero (usato diluito in acqua per bagnare i biscotti)
cavolfiore cotto a vapore
1 cucchiaio circa di crema di mandorle
olio
zucchero di canna a vostro gusto (assaggiate e regolatevi)
curcuma
Procedimento:
Frullate montando a crema cavolfiore, zucchero, olio, crema di mandorle e curcuma. Bagnate i biscotti e componete il piatto facendo gli strati.
DONACI UN CLICK SU www.wegive.it
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domenica 11 maggio 2014
Iniziamo la settimana con qualcosa di sfizioso ma comunque sano!
SOFFICINI LENTICCHIOSI
Ingredienti (per 6 sofficini):
acqua (credo 2 bicchieri ma non l’ho misurata… era 1 dito circa in una padella diametro 25 cm)
farina di grano duro (la quantità l’ho fatta a occhio ma è facile, basta versare finchè stacca dalle pareti della padella)
saleolio
1/2 porro
1 pezzo di zucca
3 foglie di radicchio piccoline
curcuma
curry
maggiorana
timo
farina di lenticchie (circa 1 cucchiaio non di più per il ripieno… per
la pastella che userete per il procedimento dell’impanatura, vedete voi tanto la potete recuperare), in alternativa va bene anche farina di ceci
farina di mais fioretto per l’impanatura
Procedimento:
Per prima cosa ho scaldato l’acqua, l’ho salata e ho aggiunto 1 goccino
d’olio, appena bolle ho versato la farina di grano duro a pioggia e mescolato sino a quando l’impasto
stacca dalle pareti della pentola. Ho fatto cuocere 2 minuti e poi ho
tolto dal fuoco e messo in una terrina a freddare. Poi mi sono dedicata
al ripieno. Ho tagliato il porro a rondelle, la zucca a pezzetti, il
radicchio a striscioline e ho stufato il tutto in padella aggiustando di
sale e di spezie… quando tutto si è ammorbidito ho schiacciato con una
forchetta e prima che tutta l’acqua fosse assorbita ho aggiunto la
farina di lenticchie continuando la cottura altri 5 minuti finchè non si
addensa un po'.
Mi sono preparata 2 piatti… in uno ho preparato la
pastella mescolando acqua, farina di lenticchie e 1 pizzico di sale…
nell’altro la farina di mais fioretto.
Ho ripreso la pasta che ora è
maneggiabile. Per comodità ho diviso l’impasto in 6 palline (stessa cosa
ho fatto con il ripieno, così non rischiavo di non averne per tutti i
sofficini o di avanzarne). Ho steso ogni pallina ad uno spessore di 2-3 millimetri… ( non troppo sottile per intenderci) aiutandomi con altra
farina per non far attaccare al piano di lavoro, ho messo il ripieno e
richiuso a metà schiacciando bene i bordi. Passate il sofficino uno a uno prima nella
pastella poi nella farina di mais… e infine deponeteli in una teglia unta
d’olio avendo l’accortezza di spennellare d'olio anche l'altro lato così si ungono e
diventano croccanti in cottura. Quindi ho messo in forno a 180° circa,
più o meno 20 minuti girandoli a metà cottura.
Se doveste avanzare pastella di lenticchie o ceci ( a seconda di quella che avete usato) potrete ottenere un ottimo formaggio spalmabile semplicemente versandola in padella e facendola cuocere qualche minuto per addensarla.
mercoledì 7 maggio 2014
questa settimana ci cimentiamo in un piatto molto sostanzioso , le lasagne!
Lasagne con finocchio e porro
Ingredienti x 2 o 3 persone:
Per la pasta:
150 grammi di farina di grano duro
un cucchiaio d'olio
un pizzico di sale
acqua qb
Per il sugo:
1 finocchio
1 carota grande
1 pezzetto di porro
passata di pomodoro
origano
salvia
curcuma
peperoncino
Per la besciamella:
circa 2 cucchiai di farina d'avena
acqua quanto basta a ottenere una pastella molto liquida ( addenserà con la cottura)
lievito alimentare
olio
sale
Preparazione:
Preparate la pasta unendo farina, olio, sale e acqua quanto basta a ottenere un impasto elastico e lasciatelo riposare mentre vi dedicate al sugo.
Tagliate il porro, grattate la carota e tagliate il finocchio. Stufate il tutto, mettete il pomodoro e le spezie e fate cuocere ( mi raccomando che non si asciughi troppo).
Per la besciamella sciogliete la farina in acqua, aggiungete poco olio e salate, addensate pochi minuti ( deve essere abbastanza liquida) e aggiungete lievito alimentare.
Con l'aiuto di un mattarello stendete la pasta ( io divido l'impasto nel numero di fogli che voglio ottenere e poi li stendo uno a uno mentre preparo la teglia). A questo punto componete la lasagna cominciando con un po' d'olio, il sugo di finocchi e un po' di besciamella, un primo foglio di pasta e continuate poi con sugo e besciamella fino alla fine degli ingredienti (l'ultimo strato sarà di besciamella).
Infornate a circa 180 gradi per 20 -25 minuti.
lunedì 28 aprile 2014
Dolcetti per chi ha fretta
Muffin veloci: ricetta al microonde
di Manuela Regaglia
di Manuela Regaglia
Ingredienti:
250 g. di farina di grano 00
150 di zucchero di canna
1 vasetto di yogurt di soia
1\2 vasetto di olio
di semi di girasole o di riso (usate il vasetto dello yogurt come dosatore)
1\2 vasetto di panna di soia
50 g di cacao amaro
1 bustina di lievito
per dolci
qualche cucchiaio di
marmellata di mirtilli o quella che preferite
Preparazione:
Sbattere lo zucchero di canna con lo yogurt di soia e l'olio e la panna di soia, amalgamare il tutto molto bene e aggiungere la farina e il cacao, per ultimo aggiungete il lievito e dopo aver mescolato bene mettete un cucchiaio di impasto negli stampini teflonati o di silicone (se non li possedete dovrete oliare gli stampini), ponete nel mezzo un
cucchiaino scarso da marmellata e ricoprire con un altro cucchiaio di impasto.
Cuocere nel microonde per circa 5 minuti a 650 watt
Consiglio: non fateli troppo pieni altrimenti rischiate che la pasta lievitata sbordi. Se vi piacciono molto più golosi... potete mettere qualche scaglia di cioccolato amaro appena sotto la superficie... non sopra perché rischierebbe di bruciare ;-) e naturalmente, per gli amanti del dolce dolce, una spolveratina di zucchero a velo dopo che si saranno freddati.
Questa settimana un contorno veloce da preparare ma molto saporito
Zucchine ripiene
Ingredienti per due persone:
2 zucchine
1 carota
un piccolo pezzetto di porro
un cucchiaio di mandorle
3 pomodori secchi
aglio
olio
Preparazione:
tagliate a metà per il lungo le zucchine e cuocete a vapore per alcuni minuti. Nel frattempo frullate mandorle, pomodori secchi, carota e porro ( questi ultimi crudi). Prendete poi le zucchine che si saranno ammorbidite, svuotatele aiutandovi con un cucchiaio e unite la polpa al trito fatto in precedenza aggiungendo aglio, olio e se servisse qualche cucchiaio dell'acqua di cottura. . Frullate il tutto fino a ottenere un composto omogeneo e con questo riempite le zucchine leggermente oliate. Passate il tutto in forno a poco meno di 200 gradi per circa 20 minuti.
venerdì 25 aprile 2014
Citazioni...
SAGGEZZA DEGLI INDIANI NATIVI D’AMERICA Haudenosaunee – Iroches
"Quando la terra fu creata con tutti gli esseri viventi, l’intenzione del Creatore non era di renderla visibile solamente agli uomini. Siamo stati messi al mondo assieme ai nostri fratelli e sorelle, quelli che hanno quattro zampe, quelli che volano e quelli che nuotano.
Tutte queste forme di vita, anche il più sottile filo d’erba e il più possente degli alberi, formano con noi una grande famiglia.
Tutti siamo fratelli e allo stesso modo importanti su questa terra”.
“Ho visto guarire più persone alla compagnia di un gatto, di quanto non abbiano fatto tonnellate di farmaci”. (Enzo Iannacci)
“Se un gatto fa qualche cosa si dice che è per istinto, se noi facciamo la stessa cosa, la definiamo intelligenza”. (Will Cuppy)
“Il cavallo non difetta di intelligenza; troppo spesso l’intelligenza è in lui paralizzata dalla ipersensibilità”. (Alessandro Alvisi)
“Il cavallo si ricorda sempre del bene che riceve, e ne è grato; l’uomo talvolta”. (Alessandro Alvisi)
“Chi non ha mai posseduto un cane, non può sapere che cosa significhi essere amato”. Arthur Schopenhauer)
Giovanni
Racconto tratto dal libro "Tienimi la zampa" di Manuela Regaglia
Il
merlo Giovanni ci ha regalato infinite
sorprese, giorno dopo giorno si faceva sempre più domestico ed impudente.
Ricordo
di averlo notato uno dei primi giorni di bel tempo, alla fine di Marzo, quando
si iniziano i lavori di vangatura dell’orto. Era interessato alle zolle di
terra che venivano girate e dalle quali uscivano lombrichi dalle sembianze di
serpenti boa, talmente erano grossi.
Giovanni
ci seguiva a distanza ravvicinata, all’inizio di una decina di metri poi, con
il passare dei giorni, ci marcava sempre più stretti arrivando a pochi passi
dietro di noi. Quando ci sentiva parlare, durante i nostri giretti in giardino
e nell’orto, arrivava puntuale fischiettando e mostrandosi a noi come per dire:
«Ci sono anch’io» Aveva una compagna
bella in carne e la coppietta s’era messa all’opera per costruire il loro nido,
proprio tra i rami irti di un ginepro,
per poi passare alla covata successiva fatta in un nido posto sopra la serranda
del garage, tra i rami di una rigogliosa Bignonia capreolata, un rampicante dai
fiori a trombetta di un bel colore rosso-aranciato.
Il
nostro giardino non era ancora frequentato da gatti e la vita di Giovanni e
merla trascorreva tra un pasto scroccato a noi (carne trita e pastoncino per
insettivori) e nuovi nidi, costruiti in posizioni sempre più rialzate rispetto
al suolo.
Dopo la Bignonia era la volta
del Kiwi, coltivato a berceau, per poi passare alle altre piante di kiwi tenute
a spalliera.
Nidi
di qui, nidi di là, con l’aiuto della bella stagione e della ricca varietà di
alimenti di cui cibarsi, era arrivato
persino a portare a termine sette covate in un anno.
La
tecnica per poter provvedere alle numerose nidiate era estremamente semplice; a
lui e alla merla competeva il ruolo di metterli al mondo, a me quello di
sfamarli ed aiutarli in caso di bisogno.
Il
ritmo era pressoché questo: corteggiamento, costruzione del nido, accoppiamento,
deposizione delle uova (ovviamente da parte della merla), cova delle stesse,
bussatine alla finestra per ottenere cibo per sé e per la merla, schiusa delle uova, primo
giro di alimentazione naturale e “scroccata” mediante richieste esplicite per
mezzo di ticchettio sui vetri delle finestre, ovunque noi fossimo.
Dopo
questo faticoso periodo, nel momento in cui i giovani merli si prodigavano nei
loro primi voli spericolati, il gioco era fatto.
Mi
presentava la nidiata come se io fossi
una “tata per merli” e svolazzava tranquillo alla ricerca di materiale per un
nuovo nido.
Anno
dopo anno, ne trascorsero ben dieci, si rinnovava la scena, a volte dovevo
prestare attenzione al più piccolo della nidiata, ancora imbranatello nel volo
e quindi facile preda, altre volte era l’acqua il problema più grande ed allora
supplivo al ruscello con abbeveratoi più o meno grandi dove, oltre a dissetarsi
si potessero fare il bagno per poi distendere le ali e aspettare che il sole le
asciugasse.
Ricordo
la prima volta che vidi Giovanni lì, immobile come spiaccicato sul masso posto
in centro al giardino, le ali completamente aperte, il collo tirato e la testa
quasi a ciondoloni sull’orlo del sasso; pensando fosse morto, mi prese un colpo
ma poi lo vidi
muoversi leggermente e rialzare la testa agitando le ali come preso da un
tremito, capii che stava asciugando le piume e il mio cuore riprese a battere
normalmente.
Quante
cose si imparano ad osservare attentamente gli animali, un altro atteggiamento
curioso è la tecnica per confondere i predatori, specialmente se ci sono dei
piccoli.
Una
mattina di fine giugno, stando alla finestra, stavo tenendo d’occhio due
pulcini di merlo, che erano in attesa dei soliti bocconcini procurati da parte
della loro mamma; c’era in volo una gazza, predatrice naturale di nidiacei e
uova, Giovanni incominciava ad allarmarsi e lanciare il suo verso aspro “tach-tach-tach”,
la merla cercava di attirare l’attenzione della gazza portandosi allo scoperto,
distendendo un’ala e quasi zoppicando.
Era una finta, sembrava ferita e così la gazza rivolgeva l’attenzione su di lei, nel
contempo Giovanni radunava al sicuro i piccoli: che attrice quella merla! Io ero pronta ad intervenire ma non ce n’era
assolutamente bisogno con quei due genitori così organizzati.
Giovanni
era un uccello estremamente curioso, quando arrivava al cancello il postino, si
andava ad appollaiare sopra alla recinzione del giardino a poco più di due
metri dal visitatore e lo fissava con aria sospetta sollevando la coda e
abbassandola tenendola aperta.
Quando
andavamo nell’orto, posto al disotto della strada, ci accompagnava camminando
sulla recinzione per poi spiccare il volo aspettandoci sul fico nato sul confine
con il terreno coltivato.
Forse
aveva capito che si andava a smuovere la terra e che sarebbero usciti vermetti
ed insetti pronti per essere beccati al volo.
Riusciva
a distinguere il rumore del motore della mia Alfa Romeo, incuriosito mi
aspettava al cancello e se aprivo il portellone posteriore per scaricare la
spesa, si piazzava a cinquanta centimetri da me. Io gli lanciavo una ciliegia o una fragola o
una pallina di carne trita, lui le afferrava prontamente e se le mangiava in un
batter d’occhio… o meglio: batter di becco!
Era
una giornata veramente calda, stavo rientrando con l’auto carica di frutta e
verdura e il sole cocente aveva fatto sì che le fragole mature, acquistate in
quantità industriale per preparare la marmellata, espandessero la loro
fragranza impregnando tutto l’abitacolo.
Io
ne ero quasi frastornata, tanto era intenso il loro profumo.
Stavo
scaricando i miei acquisti, andando avanti e indietro dall’auto alla dispensa,
quando sorpresi Giovanni alle prese con la cassetta ricolma di questi gustosi
frutti, era ancora nel portabagagli e lui vi si era ficcato dentro per rubarne
una, eh sì, non una qualunque, il furbacchione aveva adocchiato la più grossa,
che era anche la più matura.
Come
potevo rimproverarlo, anch’io non vedevo l’ora di mangiucchiarne qualcuna, quel
profumo faceva venire l’acquolina in bocca…
Il
giardino era rallegrato dal canto del merlo e di molti altri uccellini, c’erano
le schermaglie amorose, le lotte per il territorio e gli anni trascorrevano
sempre più veloci,
quasi al ritmo delle covate di Giovanni; per non parlare delle liete sorprese,
che quel bellimbusto mi regalava.
Il
mio giardino si stava popolando di gatti, non so e non voglio sapere se il mio
merlo se ne sia andato a dimorare in un altro giardino o se la caccia, intesa
come arte venatoria, o quella dei mini felini abbia fatto scattare “l’ora x”,
sta di fatto che altri merli lottavano per il possesso di questo angolo di
paradiso e che Giovanni non fu più visto.
lunedì 21 aprile 2014
per questa settimana prepariamo due piatti con una ricetta, per quelle gionate in cui il tempo per cucinare è poco :-)
Pasta e contorno con finocchio
Ingredienti per due persone:
1 finocchio non troppo piccolo
1 carota
sale
olio
salvia
peperoncino
curcuma
2 cucchiai abbondanti di farina d'avena
acqua qb
lievito alimentare in scaglie
pinoli
200 g pasta corta del formato che preferite
Preparazione:
Tagliate a fette sottili il finocchio e gratuggiate la carota, mettete in un tegame largo con un dito d'acqua, poco olio e salate. Lasciate andare coperto sino a quando si ammorbidisce il finocchio.
In una ciotola mescolate i due cucchiai di farina d'avena con tanta acqua quanto basta ad ottenere una pastella abbastanza liquida, aggiungete un filo d'olio, salate e aggiungete al finocchio quando è quasi cotto, mescolando finché il tutto addensa leggermente. A questo punto spegnete (non fate asciugare troppo perché una volta spento il composto tenderà ad asciugare ancora).
Nel frattempo avrete già posto a bollire un pentola con dell'acqua e messo a cuocere la pasta. Una volta cotta, scolatela avendo cura di tenere da parte un po' d'acqua di cottura.
Condite la pasta con un paio di cucchiai del condimento di finocchio e besciamella, qualche pinolo, salvia, peperoncino e curcuma.
Allungate con un filo d'olio e qualche cucchiaino dell'acqua di cottura tenuta da parte, finite con un cucchiaio di lievito alimentare in scaglie. Per il contorno, aggiungete se serve qualche cucchiaio d'acqua al finocchi rimasto (nel caso la besciamella si fosse asciugata troppo).
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